Un amore di quelli che nascono in maniera impetuosa, spesso senza lasciare spazio alla comprensione dei motivi che lo hanno portato ad avere luogo: e un’esperienza che nelle nostre vite, seppur sporadicamente, puo capitare traducendosi in una storia nella quale le parti chiamate in causa sembrano conoscere un magnetismo tanto forte da non potere essere contrastato e che, per certi versi, e lo stesso che lega da sempre la storia della Ferrari ai maggiori territori anglosassoni.
Tutto ebbe inizio nel 1951, quando ‘’El Cabezon’’ Gonzales consegno proprio all’interno dello storico tracciato di Silverstone la prima vittoria all’allora neonata scuderia Ferrari, aprendo di fatto un palmares che sarebbe diventato anno dopo anno sempre piu generoso ed abbondante.
Solo in Inghilterra, infatti, la Scuderia Ferrari ha raccolto ben tredici successi, grazie alle imprese portate e termine proprio dal gia citato Jose Froilan Gonzales nel 1951 e dal suo connazionale Juan Manuel Fangio nel 1956. In mezzo ai successi dei due argentini si interpongono le due affermazioni di Alberto Ascari datate 1952 e 1953, mentre nel 1958 fu il pilota di casa Peter Collins a rivelarsi ‘’profeta in patria’’.
Nel 1961 Wolfgang Von Tips fu il primo pilota tedesco a portare in cima al podio di Silvestone una vettura del Cavallino, ma, purtoppo, la sua impresa non fu replicata prima di 15 anni: tanti, infatti, ne trascorsero prima che la Ferrari tornasse ad imporsi in Gran Bretagna grazie a Niki Lauda, al quale segui, stavolta dopo soli due anni, il successo di Carlos Reutemann. Dopo l’affermazione di quest’ultimo, fu necessario attendere altri vent’anni per vedere una Ferrari tagliare per prima il traguardo del Gran Premio inglese, grazie al sette volte campione del mondo Michael Schumacher, che qui vinse nel 1998, nel 2002 e nel 2004.
A questi si aggiungono i successi di Barrichello (2003), Raikkonen (2007) ed Alonso (2011).
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